La Chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario, conosciuta anche come chiesa di Montecalvario, rappresenta uno dei gioielli architettonici di Napoli. Fondato nel 1560 dalla nobile Ilaria D'Apuzzo, il tempio ha una storia ricca e affascinante che abbraccia la generosità, l'arte e la devozione. Questo articolo esplorerà la sua storia, le trasformazioni nel corso dei secoli e le opere d'arte che abbelliscono il suo interno.
Il 1560 segna l'inizio della storia di Santa Maria della Mercede a Montecalvario. La nobile Ilaria D'Apuzzo, con generosità senza pari, fondò la chiesa e successivamente la donò al Commissariato Generale di Terra Santa dei frati minori di San Francesco. Questo ha gettato le basi per la crescita e lo sviluppo della chiesa nel corso dei secoli.
Durante gli anni ottanta del Cinquecento, la chiesa vide la nascita della congrega dell'Immacolata Concezione. Questo periodo vide anche l'ampliamento della chiesa, preceduto da una maestosa scalinata e da un portico a cinque arcate. L'artista Gennaro Schiavo contribuì con un intervento decorativo, donando all'interno un tocco barocco distintivo.
Nel 1808, l'epoca napoleonica portò alla soppressione del convento, che fu trasformato in caserma. Lo spazio antistante divenne un mercato di commestibili, segnando un cambiamento significativo nel panorama circostante. Nel 1816, dopo un periodo di trasformazioni, i francescani tornarono al convento e avviarono restauri che si sarebbero protratti nel corso dei decenni successivi.
Nel corso del XIX secolo e del XX secolo, la chiesa subì diverse alterazioni, tra cui la muratura di due finestre sul fianco sinistro. Dopo il terremoto dell'Irpinia nel 1980, la chiesa subì danni, ma nel 1990 fu oggetto di un nuovo intervento di restauro che portò alla luce importanti elementi architettonici sepolti.
L'interno della chiesa di Santa Maria della Mercede è un vero scrigno di capolavori artistici. La navata unica, le cappelle laterali e la cupola offrono uno spazio sacro ricco di epigrafi, sepolcri e sculture. Opere di artisti come Fabrizio Santafede, Michele Curia, Leonardo Castellani e altri sono custodite nelle cappelle, offrendo un viaggio attraverso la storia dell'arte napoletana.
Nel 1980, una scoperta straordinaria avvenne sotto gli altari di Santa Maria della Mercede: la predella con la processione del sangue di San Gennaro. La predella è una piccola fascia dipinta divisa in uno o pià riquadri che fa da ornamento e supporto ad un’opera principale.
Questo ritrovamento aggiunge un elemento di sacralità e mistero al già ricco patrimonio della chiesa.
Nella prima cappella a sinistra, un capolavoro cinquecentesco si presenta agli occhi dei visitatori. La tavola attribuita al pittore veneto Giovanni De Mio fonde la Madonna del Rosario con il Giudizio Universale. La scena, ricca di simbolismo, offre una visione unica dell'arte religiosa del Cinquecento.
La chiesa di Santa Maria della Mercede è un tesoro nascosto nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Per trovarla, bisogna esplorare il Largo Montecalvario, risalendo i vicoli che conducono alla chiesa di Santa Maria della Concezione. Nonostante la sua apparente chiusura, la chiesa svela la sua bellezza e la sua storia a coloro che riescono a trovarla.
Santa Maria della Mercede a Montecalvario rappresenta non solo un luogo di culto, ma anche un viaggio attraverso la storia e l'arte di Napoli. Con la sua architettura imponente, le opere d'arte straordinarie e la sua posizione suggestiva, la chiesa continua a ispirare coloro che hanno il privilegio di scoprirne la bellezza.
Chiesa di Santa Maria della Mercede a Montecalvario
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